Un gruppo di ricerca Usa ha realizzato il primo fegato umano in provetta. Per ora e' in miniatura ma funziona come un fegato vero e presto potrebbe essere testato su animali. L’annuncio arriva dal gruppo di ricerca di Anthony Atala che dirige il Wake Forest Institute for Regenerative Medicine di Winston-Salem in North Carolina, molto attivo nel campo dell’ingegneria dei tessuti per la creazione di organi in laboratorio. Il fegato è stato creato a partire da cellule umane: staminali adulte epatiche (cioè le cellule precursori del fegato di cui esiste una riserva nel fegato di ciascun individuo per svolgere processi di manutenzione ordinaria) e cellule endoteliali, cioè quelle che costituiscono i vasi sanguigni. Se si riuscisse un giorno a ricostruire in provetta un dato organo a partire da cellule staminali del paziente stesso, ipoteticamente ciascuno di noi potrebbe avere i propri `pezzi di ricambio´ a disposizione in caso di necessità. Il fegato umano in miniatura segue questo filone della ricerca: in modo simile a come è stato ottenuto il polmone a Yale, il gruppo di Atala è partito da fegato di animali che ha poi privato di tutte le sue componenti cellulari con dei detergenti (processo di `decellularizzazione´) rimanendo con un’impalcatura di collagene e vasi sanguigni, ripulita di tutte le cellule animali. Poi, attraverso un vaso sanguigno, gli scienziati hanno infuso nell’impalcatura cellule umane di fegato e endoteliari. Queste si sono posizionate ordinatamente e poi il tutto è stato messo in un bioreattore, una sorta di incubatrice in cui il fegato è stato nutrito. Dopo una settimana il fegato è cresciuto e ha cominciato a dimostrarsi funzionale. Il prossimo passo sarà vedere se questo fegato, trapiantato in animali, funziona; e poi crearne uno di dimensioni compatibili al corpo umano. Intanto il fegato in miniatura servirà anche per testare nuovi farmaci in provetta, un modo di certo più veritiero che non i test cellulari che si eseguono oggi per verificare sicurezza ed efficacia di un farmaco. Il gruppo di Atala, intanto, continua a lavorare su più fronti nella rigenerazione di organi e tessuti e terapia cellulare: sono in cantiere anche pancreas e reni.
Fonte: http://www.ilsecoloxix.it/
Foto: http://www.ansa.it/web/
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