Premio internazionale a una giovane scienziata italiana per la ricerca sulle cellule staminali. Cinzia Rota dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri di Bergamo ricevera’ il 2 ottobre a Seoul, durante il Simposio internazionale sulle cellule staminali, il Stem Cells-Young Investigator Award 2010. Ad assegnarlo ogni anno e’ la rivista scientifica ‘Stem Cells’, per premiare un giovane ricercatore che, come autore principale, abbia
pubblicato un articolo giudicato rilevante dalla giuria editoriale, nel campo delle cellule staminali e della medicina rigenerativa. Il lavoro vincitore, pubblicato a marzo su ‘Stem Cells’, e’ stato condotto dai ricercatori dell’Istituto Mario Negri di Bergamo in collaborazione con la Fondazione Irccs Policlinico di Milano e con il Laboratorio di terapia cellulare ‘G. Lanzani’ dell’azienda ospedaliera Ospedali Riuniti di Bergamo. Lo studio – ricorda una nota del Mario Negri orobico – stabilisce per la prima volta che cellule mesenchimali staminali isolate dal sangue del cordone ombelicale sono in grado di riparare il danno acuto del rene in topi trattati con il farmaco antitumorale cisplatino, e di ripristinare la normale funzione renale prolungando la durata della vita. Queste ricerche condotte nel topo hanno implicazioni molto pratiche, assicurano gli esperti. Il numero di staminali che si possono isolare dal cordone ombelicale e’ relativamente piccolo, ma in laboratorio queste cellule possono essere espanse facilmente per ottenere un numero sufficiente a indurre la rigenerazione delle cellule renali una volta trapiantate in pazienti con insufficienza renale acuta. Se quello che i ricercatori hanno dimostrato nei topi si dovesse confermare nell’uomo, conclude il Mario Negri, in futuro le staminali del cordone ombelicale potrebbero aiutare a curare i pazienti con insufficienza renale acuta e verosimilmente contribuire a riparare altri organi riducendo la necessita’ del trapianto.
pubblicato un articolo giudicato rilevante dalla giuria editoriale, nel campo delle cellule staminali e della medicina rigenerativa. Il lavoro vincitore, pubblicato a marzo su ‘Stem Cells’, e’ stato condotto dai ricercatori dell’Istituto Mario Negri di Bergamo in collaborazione con la Fondazione Irccs Policlinico di Milano e con il Laboratorio di terapia cellulare ‘G. Lanzani’ dell’azienda ospedaliera Ospedali Riuniti di Bergamo. Lo studio – ricorda una nota del Mario Negri orobico – stabilisce per la prima volta che cellule mesenchimali staminali isolate dal sangue del cordone ombelicale sono in grado di riparare il danno acuto del rene in topi trattati con il farmaco antitumorale cisplatino, e di ripristinare la normale funzione renale prolungando la durata della vita. Queste ricerche condotte nel topo hanno implicazioni molto pratiche, assicurano gli esperti. Il numero di staminali che si possono isolare dal cordone ombelicale e’ relativamente piccolo, ma in laboratorio queste cellule possono essere espanse facilmente per ottenere un numero sufficiente a indurre la rigenerazione delle cellule renali una volta trapiantate in pazienti con insufficienza renale acuta. Se quello che i ricercatori hanno dimostrato nei topi si dovesse confermare nell’uomo, conclude il Mario Negri, in futuro le staminali del cordone ombelicale potrebbero aiutare a curare i pazienti con insufficienza renale acuta e verosimilmente contribuire a riparare altri organi riducendo la necessita’ del trapianto.
Fonte: ADUC
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