Sono risultati positivi i primi test su pazienti di una terapia a base di cellule staminali del midollo contro il morbo di Lou Gehrig (Sclerosi laterale amiotrofica): si tratta di una prima fase sperimentale su malati di sclerosi laterale amiotrofica condotta dalla israeliana BrainStorm Cell Therapeutics e basata sulla tecnologia 'NurOwn', che trasforma le staminali del midollo dei pazienti stessi in "cellule terapeutiche". Secondo quanto si
apprende online dalla Reuters NurOwn ha passato la fase I di sperimentazione per cui è sicura e ben tollerata dai pazienti e si appresta ora ad essere testata per ottenere le prime prove di efficacia (fase II). NurOwn è una tecnologia che "manipola" le cellule staminali adulte prelevate dal midollo osseo dei pazienti stessi trasformandole in cellule in grado di produrre composti neuro protettivi e neurotrasmettitori come la dopamina. Le cellule trattate con NurOwn vengono poi reinfuse nel corpo del paziente. NurOwn ha già ricevuto dall'FDA l'ok come farmaco sperimentale orfano che viene assegnato a terapie per malattie che oggi non hanno ancora alcuna cura, come è il caso della SLA, grave malattia neurodegenerativa. Secondo le anticipazioni di Dimitrios Karussis, capo dell'Unità Sclerosi Multipla dell'Hadassah Medical Center in Israele, NurOwn ha anche dato qualche sia pur limitata (la fase I serve solo a verificare sicurezza e tollerabilità del trattamento) prova di efficacia, infatti sembra migliorare la funzione respiratoria, la forza muscolare e la capacità di deglutire dei pazienti. Ma i risultati della prossima fase sperimentale faranno il punto sull'efficacia effettiva della terapia.
apprende online dalla Reuters NurOwn ha passato la fase I di sperimentazione per cui è sicura e ben tollerata dai pazienti e si appresta ora ad essere testata per ottenere le prime prove di efficacia (fase II). NurOwn è una tecnologia che "manipola" le cellule staminali adulte prelevate dal midollo osseo dei pazienti stessi trasformandole in cellule in grado di produrre composti neuro protettivi e neurotrasmettitori come la dopamina. Le cellule trattate con NurOwn vengono poi reinfuse nel corpo del paziente. NurOwn ha già ricevuto dall'FDA l'ok come farmaco sperimentale orfano che viene assegnato a terapie per malattie che oggi non hanno ancora alcuna cura, come è il caso della SLA, grave malattia neurodegenerativa. Secondo le anticipazioni di Dimitrios Karussis, capo dell'Unità Sclerosi Multipla dell'Hadassah Medical Center in Israele, NurOwn ha anche dato qualche sia pur limitata (la fase I serve solo a verificare sicurezza e tollerabilità del trattamento) prova di efficacia, infatti sembra migliorare la funzione respiratoria, la forza muscolare e la capacità di deglutire dei pazienti. Ma i risultati della prossima fase sperimentale faranno il punto sull'efficacia effettiva della terapia.
Fonte: ANSA
Nessun commento:
Posta un commento