Per la prima volta al mondo una bambina, tre mesi prima di nascere, ha ricevuto cinque trasfusioni di sangue e un trapianto di cellule staminali ricavate dal midollo osseo della madre, con un ago nel cordone ombelicale, per trattare la malattia di cui soffriva, l'alfa talassemia maggiore, spesso letale per il feto. Grazie alle trasfusioni - scrive l'ANSA - il parto è andato a buon esito lo scorso febbraio, ma se il trapianto ha curato la malattia lo si potrà vedere nei
prossimi mesi. L'intervento è stato eseguito all'Ucsf Benioff Children's Hospital di San Francisco. In caso di successo, come segnala il New York Times, questa operazione potrebbe segnare una svolta sui trapianti fetali anche per l'anemia falciforme, l'emofilia e altre malattie ereditarie. Per ora la neonata, che si chiama Elianna ed è figlia di una coppia americana che vive alle Hawaii, sta bene ma deve continuare a sottoporsi a trasfusioni di sangue come le altre persone che soffrono della sua stessa malattia. Il midollo osseo è considerato una potenziale cura perché pullula di cellule staminali, che possono creare sostituti delle cellule mancanti o difettose a causa di difetti genetici. "Questa linea di lavoro muove il campo della chirurgia fetale, che attualmente consiste in grandi operazioni per i disturbi anatomici, in una nuova direzione delle terapie molecolari e cellulari date in modo non invasivo", ha detto il dottor Tippi MacKenzie, un chirurgo pediatrico e fetale che ha condotto lo studio presso l'Ucsf Benioff Children's Hospital di San Francisco, parte dell'Università della California. La signora Obar, 40 anni, e suo marito, Chris Constantino, 37 anni, sono sani ma hanno appreso durante la prima gravidanza che sono portatori di talassemia. Esistono varie forme di malattia e in tutto il mondo circa 100.000 bambini all'anno sono nati con casi gravi. Milioni di persone sono portatrici, più comunemente quelle provenienti dall'Asia, dal Mediterraneo, dall'Africa o dal Medio Oriente. I bambini con alfa talassemia maggiore non trattati che in qualche modo sopravvivono fino alla nascita hanno quasi sempre gravi danni cerebrali dovuti alla mancanza di ossigeno. Trasfusioni nel cordone ombelicale durante la gravidanza possono salvare il feto e prevenire danni cerebrali.
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