Il sangue artificiale potrebbe essere disponibile gia' entro 10 anni. E sarebbe un sangue artificiale piuttosto 'naturale', perche' sarebbe prodotto da cellule staminali umane. I trial clinici per ottenere sangue da cellule staminali adulte sono programmati entro i prossimi tre anni. Inoltre, gli scienziati stanno lavorando anche su sostanze alternative al sangue che possano fungere da 'ripiego' in attesa della possibilita' di effettuare una trasfusione.
Un team di ricercatori della Edinburgh University ha sviluppato una tecnica che consente di prelevare cellule staminali adulte dal midollo osseo e farle crescere in laboratorio fino a trasformarle in cellule che sembrano e agiscono esattamente come i globuli rossi. Una volta raffinata la tecnica, il gruppo di scienziati spera di poter passare alle cellule prelevate da embrioni, o a cellule della pelle riprogrammate, invece delle cellule staminali adulte perche' possono crescere piu' rapidamente e in maggiori quantita' in laboratorio. Il sangue ottenuto in questo modo potrebbe aiutare a superare molti problemi legati alla donazione come le infezioni che si trasmettono accidentalmente (oggi i rischi sono ridotti con l'epatite A e C ma persistono con la vCJD, la forma umana del morbo della mucca pazza) e la scarsa disponibilita' di sangue. Per esempio, sarebbe possibile ottenere sangue di tipo '0 negativo', che e' posseduto solo dal 7% della popolazione mondiale ma che potrebbe essere usato per il 98% dei pazienti. Proprio la distanza tra domanda e offerta di sangue rappresenta troppo spesso una causa di insuccesso nel trattamento e nella gestione di patologie ematiche o nella risoluzione di gravi situazioni d'emergenza quali tipicamente conseguono agli incidenti stradali.
Un team di ricercatori della Edinburgh University ha sviluppato una tecnica che consente di prelevare cellule staminali adulte dal midollo osseo e farle crescere in laboratorio fino a trasformarle in cellule che sembrano e agiscono esattamente come i globuli rossi. Una volta raffinata la tecnica, il gruppo di scienziati spera di poter passare alle cellule prelevate da embrioni, o a cellule della pelle riprogrammate, invece delle cellule staminali adulte perche' possono crescere piu' rapidamente e in maggiori quantita' in laboratorio. Il sangue ottenuto in questo modo potrebbe aiutare a superare molti problemi legati alla donazione come le infezioni che si trasmettono accidentalmente (oggi i rischi sono ridotti con l'epatite A e C ma persistono con la vCJD, la forma umana del morbo della mucca pazza) e la scarsa disponibilita' di sangue. Per esempio, sarebbe possibile ottenere sangue di tipo '0 negativo', che e' posseduto solo dal 7% della popolazione mondiale ma che potrebbe essere usato per il 98% dei pazienti. Proprio la distanza tra domanda e offerta di sangue rappresenta troppo spesso una causa di insuccesso nel trattamento e nella gestione di patologie ematiche o nella risoluzione di gravi situazioni d'emergenza quali tipicamente conseguono agli incidenti stradali.
Via: AGI
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