Coronavirus, cellule staminali contro infezione Covid-19: dati positivi

Una donna cinese di 65 anni con una forma grave di Covid-19 sarebbe migliorata dopo aver ricevuto una terapia a base di cellule staminali. La paziente ha lottato per la vita nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale Baoshan di Kunming, la capitale della provincia dello Yunnan, nel sud-ovest della Cina, per quasi due settimane dopo aver contratto la malattia causata dal coronavirus. Ma secondo un team di ricercatori dell'Università di Kunming
guidato da Hu Min, appena 4 giorni dopo aver ricevuto una prima infusione di cellule staminali cordonali, la donna è riuscita ad alzarsi dal letto e camminare. "Anche se si tratta di un solo caso, potrebbe essere molto importante per ispirare pratiche cliniche simili nel trattamento di pazienti con Covid-19 in condizioni critiche", affermano gli esperti su Chinaxiv.org, una piattaforma per il rilascio di dati e documenti scientifici per la revisione paritaria fra esperti. Un altro gruppo ha pubblicato i risultati delle infusioni di staminali mesenchimali su 7 pazienti affetti da Covid-19 (1 in condizioni molto gravi, 4 gravi e 2 lievi). I 7, trattati allo YouAn Hospital di Pechino, avrebbero visto migliorare il proprio stato di salute. "Questi studi - commenta Giuseppe Mucci, Ceo di Bioscience Institute, azienda di San Marino attiva nella crioconservazione delle staminali - confermano l'efficacia e la sicurezza delle cellule staminali mesenchimali nel trattamento di condizioni critiche di deficienza immunitaria associate anche ad alti livelli di infiammazione sistemica. Le proprietà immunomodulanti e anti-infiammatorie di queste cellule nel trattamento dei processi degenerativi dell'apparato respiratorio sono già state confermate da 15 studi clinici completati e sono oggetto di esplorazione di oltre altri 50". Le cellule staminali mesenchimali - evidenzia Bioscience Institute - agirebbero migliorando il microambiente polmonare, inibendo l'attivazione eccessiva del sistema immunitario, promuovendo la riparazione dei tessuti, proteggendo le cellule epiteliali degli alveoli nei polmoni, prevenendo la fibrosi polmonare e migliorando la funzionalità dei polmoni. Possono essere ottenute facilmente da un campione di grasso, ma per espanderle fino alle quantità necessarie per l'infusione sono necessarie da 2 a 3 settimane. Da ciò si evince l'utilità di avere una propria scorta di cellule crioconservate.

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