Rigenerare i tessuti umani grazie alle cellule staminali emopoietiche

Il termine cellule staminali emopoietiche si riferisce ad una popolazione cellulare in grado di dare origine a tutti gli elementi corpuscolati del sangue periferico (globuli rossi, globuli bianchi e piastrine). Queste cellule sono in grado di rigenerare l'ambiente midollare in tutti quei casi in cui esso è stato danneggiato in seguito a patologie (ad esempio aplasie midollari), esposizione accidentali a radiazioni ionizzanti o a trattamenti
chemio-radioterapici per la terapia di patologie tumorali. L'osservazione che il sangue placentare contiene cellule staminali emopoietiche ha indotto una serie di studi e sperimentazioni, prima su animali da laboratorio e poi sull'uomo, che hanno confermato la possibilità di utilizzare il sangue prelevato dal cordone ombelicale[1] come fonte alternativa di staminali emopoietiche a scopo trapiantologico. Il sangue cordonale raccolto immediatamente dopo il parto consente di utilizzare in modo appropriato un elemento biologico la cui relativa immaturità immunologica consente, fra l'altro, di superare, ancorché relativamente, le tradizionali barriere di compatibilità permettendo di effettuare il trapianto anche tra soggetti non perfettamente compatibili, come invece è necessario per le staminali emopoietiche da adulto. Oggi - si legge su Libero Quotidiano - è possibile prelevare e conservare in sicurezza e con elevati standard di qualità le cellule staminali del sangue cordonale grazie all'accordo tra la Swiss Stem Cells Bank (SSCB) di Taverne Torricella (Lugano) e Nascens, marchio svizzero della holding Aevis SA, specializzato in medicina anti-aging. La partnership, annunciata nei giorni scorsi a margine del Congresso annuale della Società Svizzera di Ginecologia e Ostetricia alla clinica Sant'Anna di Soregno rappresenta un fondamentale passo avanti verso la diffusione su larga scala delle terapie basate su cellule staminali.

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