Italia: sì a cure con staminali, 2 anni di battaglie per il caso Stamina

Per risalire all'origine della vicenda Stamina bisogna tornare indietro al maggio 2010, quando la Procura della repubblica di Torino ha aperto un'inchiesta sulle attività della Stamina Foundation onlus. Nell'ottobre del 2011 agli Spedali Civili di Brescia vengono avviate le cure staminali "ad uso compassionevole", seguendo il protocollo della Stamina Foundation. In quell'occasione sono accolti dodici pazienti, tutti bambini affetti da

Usa: impiantata la trachea da staminali su bambina, prima mondiale

Un'equipe internazionale di chirurghi ha impiantato negli Stati Uniti una trachea, ottenuta con cellule staminali, su una piccola sudcoreana di due anni. Si tratta del primo intervento di questo tipo a livello mondiale su un bimbo. La piccola, Hannah, è nata senza trachea e i medici hanno potuto "fabbricare" un organo sostitutivo utilizzando cellule staminali prelevate dal suo midollo osseo e poi coltivate in una provetta di plastica. A effettuare l'operazione è stato il team di specialisti guidato dal "mago" di trapianti di trachea, Paolo Macchiarini. La tecnica con la quale viene ricostruito l'organo è stata inventata e perfezionata dallo stesso Macchiarini e consiste nell'immergere una trachea costruita in laboratorio nelle cellule staminali del paziente. In tal modo si evita il rischio del rigetto in quanto le cellule staminali saranno riconosciute come proprie e non provocheranno una risposta immunitaria, riducendo così il ricorso a farmaci immunosoppressori. "La cosa più sorprendente, che per una bambina è un miracolo, è che questo trapianto ha salvato non solo la sua vita, ma alla fine le consentirà di mangiare, bere e deglutire, anche parlare, proprio come qualsiasi altro bambino normale", ha detto Macchiarini. L'intervento, effettuato il nove aprile, è durato nove ore, mentre la bimba sta bene a parte qualche piccola complicazione post operatoria.

Via: TG Com
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