Combattere il cancro attraverso staminali cancerogene

I ricercatori dell'Istituto Rogosin di New York hanno presentato i risultati di un proprio lavoro che alimenta speranza e che contiene novita' importanti avendo utilizzato cellule staminali del cancro per lottare contra questa stessa malattia. La terapia, che entrera' in una settimana nella fase due delle tre che lo studio deve superare perche' i farmaci possano essere introdotti nel mercato, consiste nel riempire alcune capsule fatte di agarosio (un

Possibile costruire cuore di un bambino in laboratorio con staminali


Un gruppo di ricercatori statunitensi e' riuscito a dimostrare che con le staminali cardiache di bambini affetti da cardiopatie congenite e' possibile ricostruire il cuore in laboratorio. I risultati sono stati riportati sulla rivista 'Circulation'. Sunjay Kaushal, chirurgo del Children's Memorial Hospital e docente alla Northwestern University Feinberg School of Medicine, che ha guidato lo studio, ritiene che i risultati

Staminali prelevate da liquido amniotico, il futuro della medicina

Biocell Center di Busto Arsizio (Va), è il primo centro al mondo di trattamento e crioconservazione delle cellule staminali da liquido amniotico. E' stata messa a punto una tecnica per la raccolta e la crioconservazione di quella parte del liquido amniotico che viene normalmente scartata durante l'amniocentesi. "Una volta che e' stata scoperta la presenza di staminali nel liquido amniotico, abbiamo iniziato a studiare le capacita' di espansione di

Tecnica italiana per guarire ulcere diabetiche con staminali

Da Napoli arriva una nuova tecnica per curare le ulcere diabetiche gravi utilizzando staminali estratte da grasso. Uno studio e un'applicazione pratica su due pazienti, effettuati nel laboratorio di Biotecnologie applicate alle scienze mediche della Seconda Universita' degli studi, hanno mostrato che una metodica innovativa per isolare in poco tempo cocktail mirati di staminali e il loro reimpianto massiccio sulla zona da trattare da' risultati eccellenti. Marco Moraci, chirurgo plastico e con un dottorato di ricerca nel laboratorio partenopeo, ha prelevato dall'addome di due pazienti, con ulcere diabetiche difficili, del grasso con cannule per la liposuzione. Il prelievo e' stato processato con macchinari di ultima generazione estraendone staminali pluripotenti, fibroblast-like, precursori staminali endoteliali e precusorsi staminali muscolari. Questo cocktail e' stato trapiantato sulle zone da trattare con micro cannule e in pochi giorni i miglioramenti sono stati sensibili. "Si parla di cellule staminali ormai da anni - spiega Moraci - ma fino ad oggi non si erano fatte ancora applicazione cliniche concrete. Il nostro lavoro, rispetto ad altri finora eseguiti, si avvale dell'utilizzo di una metodica del tutto innovativa". Secondo uno studio parallelo questa metodica potra' essere utilizzata anche in chirurgia ricostruttiva post-oncologica, come quella mammaria, per esiti di mastectomie o di qualsiasi intervento demolitivo della mammella.

Fonte: AGI

Staminali contro la paralisi cerebrale dei bambini, arriva lo studio Usa

Ricercatori della Duke University della Carolina del Nord hanno avviato uno studio con l'uso di cellule staminali per una terapia contro la paralisi cerebrale infantile. Lo studio coinvolgerà 40 bimbi fra i 2 e i 12 anni che non siano in grado di camminare o di sedere in maniera indipendente e non soffrano di convulsioni. I medici inietteranno nel loro cervello cellule staminali provenienti dal loro stesso cordone ombelicale: i genitori di tutti i partecipanti, infatti, hanno conservato il sangue cordonale nella Banca del Cordone Ombelicale di Tucson, in Arizona. Prima del trattamento, tutti i bimbi saranno sottoposti a un esame neurologico; poi 20 riceveranno l'infusione di staminali, gli altri 20 un placebo. Dopo tre mesi i bambini saranno di nuovo valutati da medici all'oscuro del tipo di trattamento somministrato, quindi i 20 bimbi trattati col placebo saranno anche loro sottoposti all'infusione di staminali. A seguire, ogni tre mesi si ripeteranno le valutazioni motorie e neurologiche. Gli statunitensi hanno scelto di infondere cellule staminali autologhe perché si tratta del modo più sicuro per trapiantare staminali: non c'è infatti alcun rischio di rigetto. «Non pensiamo che le staminali possano curare in maniera definitiva la paralisi cerebrale, speriamo però che possano modificarne il corso per far sì che la vita dei bambini che ne soffrono sia meno dura», ha detto James Carroll, il neurologo pediatra dell'università della Georgia che coordina la ricerca e che da anni studia l’argomento.

Immagine: Newsfood

Il trapianto autologo e le banche private istituite presso altri Paesi Ue

Derivato da, o presente nei propri tessuti. Gli effetti che derivano da un trapianto allogenico non vengono ottenuti se le cellule emopoietiche provengono dal paziente stesso, dal momento che viene completamente a mancare la possibilità di una “terapia cellulare”. Le cellule generate dalle staminali del paziente infatti molto spesso possono non essere in grado di riconoscere come estranee le cellule malate, dato che esse provengono