Convegno Adisco e staminali per riparare le cellule celebrali

Potrebbe essere presto possibile riparare i tessuti cerebrali danneggiati grazie alle cellule staminali e all'utilizzo di materiali biologici per la crescita neuronale: è quanto pubblica il quotidiano britannico The Independent. Le ricerche hanno infatti dimostrato che all'interno del cervello si trovano cellule staminali inattive e una possibilità consiste appunto nella loro riattivazione, come accade in alcune specie di pesci e salamandre nelle quali le cellule nervose sono in grado di rigenerarsi come gli altri tessuti. Il materiale biologico servirebbe invece sia da struttura per le nuove cellule nervose che per la secrezione di ormoni della crescita in grado di stimolare la formazione di nuovi neutroni al posto di quelli danneggiati. In Italia aumenta la raccolta di sangue da cordone ombelicale, ma solo una unita' su tre finisce in banca. E' quanto emerge dal convegno svoltosi a Roma della Adisco, Associazione donatrici italiane sangue cordone ombelicale. Nel corso del 2009, a fronte di un numero complessivo di 16.207 unita' di sangue cordonale donate in modo solidaristico attraverso i 105 punti nascita (piu' 15 centri abilitati in un anno) sono state messe in banca 4.376 unita' che rappresentano il 27% del prelevato. Il totale del bancato in Italia a scopo solidaristico a oggi e' pari a 28.464 unita' che compongono il network italiano tra i primi posti in Europa; solo Belgio, UK e Spagna superano le 20mila unita'. Dal 1993 nel mondo esistono cinquanta banche distribuite in 27 Paesi con una disponibilita' globale di 450.000 unita' di sangue cordonale che ha reso possibile a oggi, in circa vent'anni di esperienza, il trapianto di staminali da sangue cordonale in 20.000 casi, per curare un numero crescente di patologia in massima parte riferibili al settore ematologico e immunitario. 'Aumenta il numero di unita' bancate e anche la loro qualita'. Posso dire che il sistema delle biobanche funziona'. Ne e' convinta il sottosegretario alla Salute, Eugenia Roccella, che si dice soddisfatta degli ultimi dati sulla raccolta. A margine del convegno Roccella sottolinea infatti che il nostro paese ha 'una buona rete di biobanche e in numero anche sufficiente, oltre ad un ottimo livello scientifico di controllo e di governance'.

Fonti: Apcom | Aduc

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